Cos’è il trauma psichico

Il trauma psicologico è un tipo di danno (vulnusferita) che in alcuni casi viene subìto dalla psiche a seguito di un'esperienza critica vissuta dall’individuo (un evento singolo oppure un evento ripetuto o prolungato nel tempo), e che viene detta evento traumatico. Ampiamente diffuso, durante il XVIII secolo, nell’ambito delle discipline medico-chirurgiche, il termine è stato fatto proprio dalla Psichiatria e Psicologia indicando la sopraffazione di un individuo da parte di uno stimolo eccessivo che lo rende privo di difese e incapace di reagire.

Il trauma è ciò che si crea a livello mentale nel momento in cui si riceve un colpo o una serie di colpi non prevedibili e soprattutto non controllabili e contro il quale non è possibile adoperare efficacemente i comuni strumenti di difesa fisica e psicologica di cui si è dotati. Le “ferite dell’anima” sono quindi esperienze con un impatto emotivo così intenso da impedire alle persone di continuare a vivere e ad essere come prima.

Cosa distingue un’esperienza traumatica da una stressante?

L’evento stressante o stressor è in genere utilizzato per indicare la proprietà dell’evento di provocare nell’individuo una risposta sia biologica che comportamentale finalizzata a ripristinare l’equilibrio originario. Ma il trauma non è la semplice espressione estrema di un evento stressante. Per essere definito tale deve esserci almeno uno dei seguenti scenari:

  • essere vittima in prima persona di un evento traumatico;

  • essere testimoni diretti dell’evento;

  • indirettamente scoprire che un parente amico è stato esposto all’evento traumatico;

  • essere esposto in maniera continuativa o estrema a scenari traumatizzanti.

Il trauma può sconvolgere le nostre idee e convinzioni sul mondo, le nostre supposizioni di base riguardo alla vita:

  1. Benevolenza del mondo. Crediamo che il mondo sia un posto abitato da gente buona, gentile e in cui accadono solo cose positive. Quando accade una tragedia pensiamo perché è accaduto? perché a me?” non avrebbe dovuto accadere, Ma perché non dovrebbe accedere a me?

  2. Significatività del mondo. Crediamo che ciò che accade nel mondo ha un senso, che esista un’equa distribuzione tra cose buone e cattive e una relazione tra le azioni di una persona e ciò che gli accade, in modo che il mondo sia prevedibile. Tendiamo a non credere che le sfortune siano random. Allora dopo un incidente il mondo diventa imprevedibile.

  3. Valorizzazione del Sé. Ci percepiamo come persone buone, abili, migliori degli altri, meritevoli di cose buone. Tendiamo a sopravvalutare le nostre forze e ad esagerare le nostre responsabilità. Quindi se accade qualcosa di brutto ce ne attribuiamo la responsabilità e, di conseguenza, ci si sente colpevoli per cose che vanno al di là del nostro controllo.